Una poesia in musica per chi come lei ha vissuto di note e versi, sublimando la propria esistenza dilaniata dall'incapacità di essere compresa per quel vivere la vita sempre ai margini della normalità. Vorrei ricordarla così, con la voce di Roberto Vecchioni, ricordarla in una terra che considera i poeti persone strane e poco commerciali, quindi clinicamente morte.
lunedì 2 novembre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento