lunedì 29 novembre 2010

complicità

La denuncia di Ivan Lo Bello, presidente della Confindustria siciliana, sulla forza della mafia a Catania, sul carattere imprenditoriale e sulle infiltrazioni tra il lecito e l'illecito, ci spinge a una riflessione ulteriore. Una riflessione banale: ma com'è possibile che ciò che è visibile a tutti non è visibile alla magistratura inquirente? Com'è possibile che ciò che si denuncia da anni dall'informazione libera e dalla politica non collusa non possa essere visibile al resto della città? Le risposte è inutile cercarle, sono quelle sì chiare ed evidenti a tutti. Catania è una città che vive sull'illegalità e tanta parte dei suoi abitanti vivono e lavorano direttamente e indirettamente con la mafia. A danno della parte onesta e perbene. A danno del futuro. Se futuro avrà mai una città che ha perduto una giusta rotta. Gli affari hanno da sempre bisogno di silenzio.

Nessun commento: