mercoledì 3 novembre 2010

osmosi

Da quando abbiamo iniziato a costruire questo blog, sin dai primi post, abbiamo sempre messo in luce il lato oscuro di Catania, quel cono d'ombra che rende invisibile e occulta la mafia dentro la politica e l'imprenditoria creando un unico blocco di potere e di controllo del territorio. I recenti arresti in città e su tutto il terriotorio nazionale, a seguito delle indagini pluriennali del Ros, hanno portato alla luce ciò che noi, ovviamente non solo noi, abbiamo sempre denunciato. La città e la sua anima nera convivono e si strizzano l'occhio da sempre, mescolando e confondendo alta borghesia, professionisti e politici coi mafiosi e viceversa, costruendo e disfacendo progetti e sviluppo in una terra disperata e con pochissime prospettive di rinascita. Abbiamo sempre scritto che i tempi della giustizia sono più lenti dei tempi della politica e l'unico modo che si ha per voltare pagina davvero sarebbero le elezioni, dalle amministrative alle politiche. Sarebbe appunto questa la strada maestra, sarebbe il percorso del riscatto e della riappropriazione della dignità civile ferita. E invece, tutto ritornerà nel silenzio. Processo dopo processo, elezione dopo elezione, l'affarismo continuerà a trionfare. E poi tutti in fila la domenica dentro il prossimo nuovo mega centro commerciale. A spingere un carrello, sempre più vuoto.

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