lunedì 7 novembre 2011

un verso mancante

Si riapre il processo per l'assassinio di Pier Paolo Pasolini. In Italia, accade spesso che la verità e la giustizia abbiano tempi diversi. Arrivano le sentenze ma sono ben lontane dalla verità, nonostante questa sia spesso chiara ed evidente a tutti. Chi ha mai creduto che Pelosi, il bulletto di quartiere mingherlino possa avere massacrato da solo l'atletico poeta? Appunto, nessuno. Ma la verità è stata soffiata via da qualche oscuro suggeritore. Strana coincidenza anche per la strage di via D'amelio si è riaperto il processo, Scarantino poteva essere creduto solo da dilettanti e non dai professionisti dell'antimafia. Ma ci sono voluti decenni per capirlo. Un caso? L'Italia ha una lunga strada di sangue mai chiarita, una strada su cui è stata lastricata questa tremolante democrazia.
Si arriverà alla verità? Forse, ma che giustizia sarebbe dopo quasi un quarantennio? Giustizia e verità in democrazia dovrebbe camminare a braccetto. Appunto, in democrazia.
L'unica certezza è il vuoto intellettuale che la morte di Pasolini ha lasciato nel nostro paese.

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