lunedì 29 novembre 2010

complicità

La denuncia di Ivan Lo Bello, presidente della Confindustria siciliana, sulla forza della mafia a Catania, sul carattere imprenditoriale e sulle infiltrazioni tra il lecito e l'illecito, ci spinge a una riflessione ulteriore. Una riflessione banale: ma com'è possibile che ciò che è visibile a tutti non è visibile alla magistratura inquirente? Com'è possibile che ciò che si denuncia da anni dall'informazione libera e dalla politica non collusa non possa essere visibile al resto della città? Le risposte è inutile cercarle, sono quelle sì chiare ed evidenti a tutti. Catania è una città che vive sull'illegalità e tanta parte dei suoi abitanti vivono e lavorano direttamente e indirettamente con la mafia. A danno della parte onesta e perbene. A danno del futuro. Se futuro avrà mai una città che ha perduto una giusta rotta. Gli affari hanno da sempre bisogno di silenzio.

mercoledì 3 novembre 2010

osmosi

Da quando abbiamo iniziato a costruire questo blog, sin dai primi post, abbiamo sempre messo in luce il lato oscuro di Catania, quel cono d'ombra che rende invisibile e occulta la mafia dentro la politica e l'imprenditoria creando un unico blocco di potere e di controllo del territorio. I recenti arresti in città e su tutto il terriotorio nazionale, a seguito delle indagini pluriennali del Ros, hanno portato alla luce ciò che noi, ovviamente non solo noi, abbiamo sempre denunciato. La città e la sua anima nera convivono e si strizzano l'occhio da sempre, mescolando e confondendo alta borghesia, professionisti e politici coi mafiosi e viceversa, costruendo e disfacendo progetti e sviluppo in una terra disperata e con pochissime prospettive di rinascita. Abbiamo sempre scritto che i tempi della giustizia sono più lenti dei tempi della politica e l'unico modo che si ha per voltare pagina davvero sarebbero le elezioni, dalle amministrative alle politiche. Sarebbe appunto questa la strada maestra, sarebbe il percorso del riscatto e della riappropriazione della dignità civile ferita. E invece, tutto ritornerà nel silenzio. Processo dopo processo, elezione dopo elezione, l'affarismo continuerà a trionfare. E poi tutti in fila la domenica dentro il prossimo nuovo mega centro commerciale. A spingere un carrello, sempre più vuoto.

martedì 2 novembre 2010

mi vergogno

In questi giorni si continua ad assistere a indecorose affermazioni su vicende che in nessun paese civile vedrebbero coinvolto il primo ministro senza conseguenze politiche, istituzionali e giudiziarie. Ma l'Italia sembra riuscire a smaltire di tutto, come le discariche del parco vesuviano. Pubblichiamo la civile video-lettera di Vendola, in risposta a tanto insopportabile squallore...una reazione che tenta di restituire dignità a quei tanti italiani che sono nauseati da un presidente del consiglio che da pessimo attore da avanspettacolo inizia a trasformarsi in epigono dei peggiori monarchi assoluti, senza neanche un Mazzarino a consigliare.