venerdì 23 dicembre 2011

regalo di natale

Il nostro regalo a tutti i lettori del blog...

martedì 13 dicembre 2011

siculismi

Ci sono delle politiche concrete che incentivano il passaggio verso consumi energetici più sostenibili e a costi ridotti. Politiche di investimenti pubblici verso fonti rinnovabili o energie più pulite. Attraverso queste scelte d'investimento si giudicano i politici. Quelli siciliani, autonomisti a parole ed ecologisti al bar, non spendono un euro per queste politiche, da sempre. Eolico a parte, con decine di inchieste aperte. Persino gli incentivi per i mezzi a metano né le riduzioni di bollo, tasse di competenza regionale, hanno mai visto luce nella nostra regione. E abbiamo tre grandi raffinerie di petrolio che inquinano da decenni, senza aver mai avuto una giusta compensazione per i cittadini. Forse sarebbe meglio restituire l'autonomia, fino a quando non ce la meriteremo. Magari incartati coi politici che ci ostiniamo a eleggere per farci rappresentare.

lunedì 12 dicembre 2011

il viso dell'arroganza

Ci sono molteplici modi per sentire il peso del potere, di quella casta di intoccabili che credono ancora di essere nobili dell'ancien régime, solo privilegi senza diritti e, soprattutto, senza vergogne. In questo video, messo a disposizione dai ragazzi della Fabbrica di Nichi di Comiso, viene ripresa la corsa di alcune Ferrari nella pista dell'aeroporto di Comiso, non ancora aperto al traffico e al pubblico. Come una pista di automobiline per bambini. Un gioco che è come uno schiaffo per tutti coloro che da anni attendono che apra la pista per tutti, per il giusto uso che deve avere una pista d'aeroporto. Un giusto uso. E quale dovrebbe essere, dunque, il giusto uso per un sindaco che ritiene che quella pista non sia cosa pubblica ma solo cosa privata? Ogni siciliano saprà dare la giusta risposta, speriamo. E a voi lettori del blog, buona visione dell'arroganza.

lunedì 5 dicembre 2011

senza sinistra

Le ultime cose di sinistra, neanche leggi ma pensieri, idee sembrano ormai datate di trent'anni. Berlinguer, qualche anziano sindacalista, lo sguardo fiero di Pertini e poi tutto si è spento. Eppure il nostro è un paese che è entrato nel baratro economico, sociale, politico ma soprattutto etico per mancanza di un'adeguata politica sociale, accecati da promesse di ricchezza facile e opulenza da ostentare perdendo di vista prima i ceti deboli, poi quelli piccoli fino a quelli medi. Non un euro per la cultura, l'arte, l'istruzione anzi solo tagli, roba superflua. E noi a picco, sempre più ignoranti e mai concorrenziali col resto del mondo sviluppato. Orfani di ideali più che di uomini. Berlusconi ha fatto il resto. E adesso resta da svolgere il lavoro sporco, quello che nessun politico ha avuto il coraggio di portare avanti. Con l'appoggio persino di quello che resta di sinistra in questo parlamento. Strani tempi questi. E se per rilanciare il paese bastasse un semplice programma di governo che riparta da noi, dalla distribuzione delle ricchezze, da stipendi più decorosi, da politiche sociali reali? Utopie viste dai salotti dei banchieri. Ma non vi preoccupate, io sono fra quelli che quando vede Benigni che tiene in braccio Berlinguer, mi commuovo. Altri tempi.