martedì 21 luglio 2009

regno lombardo..veneto

C'è un leggero vento di scirocco che da mesi soffia insistentemente sulla nostra isola, non avvertibile con l'anemometro. È un vento che spinge il pacchetto di voti del nulla verso nuove conquiste di potere. Per adesso sono solo prove tecniche di fondazione di un nuovo regno politico e che fanno avvistare orizzonti già stancamente noti. Partito del Sud o Movimenti di presunta liberazione della Sicilia (da chi poi...?) nascondono progetti di grandeur che il nostro governatore porta avanti con spregiudicatezza preoccupante, facendo il gioco proprio dell'antimeridionalismo e della politica milanocentrica che da anni si va consolidando nelle scelte politiche nazionali.
Finora il saccheggio della Sicilia era avvenuto con le conquiste militari (dai Fenici agli spagnoli) o per gattopardismi o per accordo mafia-politica e conseguente spartizione della torta di denaro pubblico nazionale o europeo. Oggi tutto è più impalpabile, si nascondono ragioni di potere politico-economico dietro a vaneggianti idee di autonomismo e di riscatto etico del Mezzogiorno. Ma dietro la maschera zapatista del governatore c'è sempre lo stesso volto di ex Dc, di uomo di potere e per il potere. L'uomo che può spostare un numero considerevole di voti sia che si allei a destra sia che lo faccia a sinistra, proprio perché i suoi voti non hanno ideali ma solo contropartite.
Il pericolo che si avverte è quello di consegnare la Sicilia e parte del Sud, col consenso democratico dei cittadini, nelle mani delle solite clientele e a sostegno di una politica nazionale che azzoppi ancora di più l'economia meridionale. Qualche esempio concreto? La sciagurata scelta della costruzione dei rigassificatori o la disponibilità data per l'individuazione di siti per eventuali costruende centrali nucleari, fanno comprendere che la politica del governatore non è indirizzata alla salvaguardia dell'autentico patrimonio naturalistico siciliano ma si indirizza verso posizioni sposate dalla grande industria e dal capitalismo più aggressivo che però consentirà al nostro presidente di guadagnare potere politico personale a danno del siciliano che continuerà a respirare morte e a vedere scomparire natura e bellezza.
L'unico partito di cui si sente davvero bisogno è proprio quello che nessuno propone di fondare. Il partito della rivoluzione vera, del riscatto morale, delle scelte libere, europeista perché senza l'Europa la Sicilia, il Sud e l'Italia non andrebbero lontano. Altro che autonomia, federalismo.
Nei prossimi anni lentamente cominceremo a renderci conto del prezzo che andremo a pagare con la sciagurata e superficiale scelta del federalismo fiscale e di tutte queste politiche a danno reale di chi vive in città iperindebitate, senza servizi pubblici, senza infrastrutture, senza lavoro, senza prospettive e inquinate.
Scelte sbagliate e accolte entusiasticamente da Lombardo e dai suoi sostenitori. Un giorno bisognerà avere memoria, oggi bisognerebbe soltanto indignarsi e seppellire con una sonora risata chi tappezza la città con i manifesti della voglia di partito del sud. Talvolta basta solo una risata, per non piangere.

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