mercoledì 12 maggio 2010

pecunia olet

Circa tre anni fa, appena usciti dall'autostrada PA-CT si entrava in città attraversando la prima periferia di Catania: sulla sinistra un quartiere popolare, il Pigno, sulla destra un immenso agrumeto che si estendeva sino alla contrada Bicocca. Nel giro di qualche giorno, fra l'indifferenza di tutti, l'agrumeto viene abbattuto totalmente compresi alcuni cipressi centenari che delimitavano l'aria. Il polmone verde non c'era più, ma l'opera non era stata compiuta, infatti dopo qualche giorno, complice la calura, siamo in pieno luglio, iniziano piccoli incendi, spenti con notevole ritardo dai vigili del fuoco. Ma gli incendi si susseguono per qualche giorno ancora, senza che nessuna autorità intervenga in maniera risolutoria.
Trascorso agosto, le ruspe entrano nella radura oramai desertificata e l'immensa area viene ripulita e spianata.
A settembre apre il cantiere per la costruzione del più grosso centro commerciale a Catania e non solo. Che coincidenza.
Dopo un breve periodo, l'opera del cantiere si intensifica, e paradossalmente l'entrata dell'autostrada CT- PA viene chiusa. Si pensa ad una strana coincidenza, un'altra, ma per adesso fermiamoci qui.
I lavori continuano per tre anni circa, senza sosta, si lavora per ore ed ore, sembra di assistere alla costruzione di un edifico teutonico, tale è la sincronizzazione e l'organizzazione (appare evidente come l'euro del privato infonda a chi lo percepisce una velocità che l'euro pubblico si sogna).
Facciamo un passo indietro, dopo circa due anni e mezzo, lo svincolo della bicocca che lega l'asse dei servizi ad una strada provinciale che porta alla zona industriale viene chiuso, altra coincidenza (ma tre coincidenze non fanno una prova?).
E con l'ingresso della CT-PA chiuso e con quest'ultimo svincolo non percorribile, le conseguenze per il traffico sono facilmente immaginabili. Fortunatamente tale svincolo viene riaperto dopo un breve periodo e si scopre che tale chiusura è stata eseguita per ampliare l'ingresso al futuro centro commerciale, anche perché altre migliorie stradali non se ne vedono. Adesso tutto sembra essere chiaro.
Marzo 2010, lo svincolo della CT-PA viene riaperto, appena 24 ore prima dell'inaugurazione del centro commerciale. Ovviamente lo svincolo è modificato e la rotonda sostitutiva viene progettata per adeguare l'uscita con il centro commerciale e il resto dell' opera decantata come decongestionante per il traffico cittadino rimane incompiuta (sono passati 20 anni) dato che il tratto che dovrebbe portare direttamente sul viale Mario Rapisardi, via Palermo e a Librino rimane chiusa e non è stata stabilita l'apertura. Almeno fino a che non dovrà attraversare qualche altro costruendo centro commerciale.
Fatto questo piccolo riassunto, poniamo alcune domande:
1) l'Anas ha modo di spiegare e motivare le coincidenze relativa alla chiusura ed all'apertura dello svincolo autostradale con i lavori del centro commerciale?
2) dopo aver fornito spiegazioni su tali coincidenze, dato che parliamo di una struttura pubblica, ha modo di dire quanto ha versato la proprietà per adeguare le uscite dello svincolo con l'entrata del centro commerciale? O sono solo soldi pubblici per interessi solo privati?
3) ovviamente la stessa domanda la poniamo alla provincia, ente competente per l'asse dei servizi per l'adeguamento dello svincolo della Bicocca.
4) la struttura e l'area e le centinaia di luci del centro commerciale, compresa la torre di fronte all' ingresso, sono state vagliate dall'Enac o dall'Ente preposto per la sicurezza aeroportuale, dato che il confine del centro commerciale stesso è a circa un centinaio di metri in linea d'aria dalla pista di atteraggio?
5) il comune di Catania ha ceduto parte del terreno comunale adiacente al centro stesso, tale cessione, si suppone gratuita, è motivata da realizzazioni e migliorie future?
Potremmo porre altre domande sull'argomento ma crediamo che queste siano già sufficienti. Sono le risposte che pensiamo saranno latitanti, lacunose o inadeguate. Ma resteremo sull'argomento fino a quando noi e i lettori del blog non riceveranno le risposte che meritiamo come cittadini e abitanti di una città, in cui interessi e malaffare sembrano continuare indisturbati, in questa sonnolente e colpevole aria che si vuole far respirare a tutti noi.
Salvo Sottile e Mario Zito

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